La questione della revisione dell’assegno di divorzio in seguito a mutamenti giurisprudenziali è stata recentemente affrontata dalla Cassazione civile.
In particolare, la sentenza emessa il 21 marzo 2024, n. 7650, ha chiarito i presupposti per tale revisione, concentrandosi sull’importanza della nascita di un nuovo figlio dell’onerato.
Nel caso specifico analizzato dalla Corte, M. e la moglie F. avevano ottenuto il divorzio su domanda congiunta, concordando anche le condizioni finanziarie, compreso un assegno di mantenimento per F. e per i figli minori.
Successivamente, M. ha richiesto al Tribunale la modifica di tali condizioni, citando il peggioramento della sua situazione economica e la nascita di un nuovo figlio dalla sua nuova relazione.
Tuttavia, sia il Tribunale che la Corte d’appello hanno respinto la domanda di M.
Quest’ultimo ha quindi presentato ricorso alla Suprema Corte, contestando l’errata valutazione dei giudici di merito in merito alla revisione dell’assegno di divorzio.
La decisione della Cassazione ha confermato che i mutamenti giurisprudenziali non costituiscono di per sé una ragione sufficiente per giustificare la revisione delle condizioni di divorzio.
È necessario che sussistano circostanze sopravvenute e idonee ad alterare significativamente l’assetto economico-patrimoniale dato dalle condizioni di divorzio sulle quali si è formato il giudicato.
La Corte ha sottolineato che il giudice non può procedere a una nuova valutazione autonoma dei presupposti o dell’entità dell’assegno, ma deve verificare se e in che misura le circostanze sopravvenute abbiano alterato gli equilibri sanciti dall’assetto economico-patrimoniale dato dalla sentenza di divorzio.
Un punto cruciale emerso dalla decisione è la considerazione della situazione economica non solo delle parti direttamente coinvolte, ma anche dei loro nuovi nuclei familiari.
Nel caso specifico, la Corte ha ritenuto importante valutare anche la condizione economico-patrimoniale della nuova compagna di M., dando rilievo alla sua proprietà immobiliare come indicatore di disponibilità economica del nuovo nucleo familiare.
In conclusione, la sentenza della Cassazione ribadisce l’importanza di una valutazione attenta e accurata delle circostanze sopravvenute nel contesto della revisione dell’assegno di divorzio, con particolare attenzione alla situazione economica complessiva delle parti coinvolte e dei loro nuclei familiari.